Che vuol dire "barrique"?

Il termine barrique designa una piccola botte, generalmente di 225 litri di contenuto, costruita con legni provenienti dalle foreste del Massiccio

Bruno Albani

Il termine barrique designa una piccola botte, generalmente di 225 litri di contenuto, costruita con legni provenienti dalle foreste del Massiccio centrale francese.
La barrique, inizialmente utilizzata soprattutto per la vinificazione e l'affinamento dei grandi vini di Bordeaux e di Borgogna, è diventata oggi uno strumento diffuso e comunemente utilizzato nelle cantine di tutto il mondo, dalla California, all'Australia, al Cile, e, da vent'anni a questa parte, anche d'Italia.
Il suo corretto utilizzo fa sì che la barrique si limiti ad essere, come il buon senso prescrive, un semplice strumento di cantina e che non diventi mai protagonista nel vino, rispettandone gli aromi ed il gusto tipico dell'uva da cui proviene.
Un malvezzo assai diffuso, dovuto parzialmente all'imperizia tecnica dei produttori ed in gran parte alla volontà di compiacere un presunto gusto internazionale, e una potente stampa d'ispirazione americana, secondo i quali una certa nota di rovere nel vino costituisce un pregio e non un difetto, rende invece la barrique sgradita protagonista in molti vini, contribuendo a mascherare il gusto d'origine e conferendo un aroma e un sapore di legno, di tostatura, di caffè, che oltre ad essere sgradevole finisce con il rendere i vini tutti uguali.
Va inoltre detto che se la barrique per taluni vini, come ad esempio il Barbera, può essere utile, cedendo tannini del legno ad un'uva che di tannini è tradizionalmente povera, per altri, al contrario, è clamorosamente dannosa, stravolgendo, come nel caso del Nebbiolo da Barolo, del Sangiovese da Brunello, l'identità storica e le caratteristiche organolettiche dei vini.